Organizzatore
Progetto Mostra Arte Contemporanea per il Word Meeting of Families Rome 22
Progetto Mostra Arte Contemporanea -
World Meeting of Families 2022
Il Pontificio Istituto Teologico "Giovanni Paolo II" per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia è stato fondato da Papa Francesco con il Motu Proprio Summa familiae cura del 8 sett. 2017. L’Istituto costituisce un centro accademico di riferimento, al servizio della missione della Chiesa universale, per la promozione della ricerca nell’ambito della teologia e delle scienze del matrimonio e della famiglia, sia in ordine alle nuove dimensioni del compito pastorale sia in riferimento agli sviluppi delle scienze umane e della cultura antropologica. L’Istituto è aperto a laici, sacerdoti e religiosi impegnati a vario titolo nell’accompagnamento delle famiglie. Si articola in una Sede centrale a Roma e sette Sezioni estere (Stati Uniti, Messico, Spagna – due sede distaccate a Valencia e Madrid), Brasile, Benin e India, con Centri Associati in Libano, Puerto Rico, Filippine e Repubblica Domenicana.
- Per conoscere l’Istituto, ti aspettiamo: all’Open Day
Il Concept “Sindoni”
-
01 L'installazione proposta da Fra Sidival Fila
per lo storico Battistero di San Giovanni in Laterano prende il nome di "Sindoni". Questa proposta artistica, organizzata e promossa dal Pontifico Istituto Teologico Giovanni Paolo II, vuole essere il contributo culturale che l’Istituto offre in occasione del X Incontro Mondiale delle Famiglie, che si svolge a Roma dal 22 al 26 giugno 2022 e che vede l’arrivo di famiglie e delegati delle conferenze episcopali di tutto il mondo. Le otto tele sono state realizzate utilizzando tessuti ed elementi floreali risalente al 18° e al 19° secolo; si tratta di fodere di dalmatiche di uso liturgico applicate, mediante una precisa tecnica di restauro, su stoffe di cotone. Nel retro delle tele verranno successivamente applicate lastre di specchi in plexiglass, che avranno la funzione di alleggerire visivamente le opere appese al centro del complesso architettonico, riflettendo gli elementi come fossero delle finestre aperte verso spazi infiniti ed indefiniti.
-
02 Il concept dell'esposizione
mira a proporre una riflessione sul tempo, sulla memoria, sul vissuto di tanti uomini, che resta indelebilmente impresso nelle stoffe. Si intravedono sui tessuti delle forme che, “come sindoni" di corpi, sudori e ossidazioni, macchie e lacerazioni, convivono insieme, in un dialogo costante e assordante. I manufatti, inoltre, testimoniano la tessitura a telaio, tessuti fatti di trame e orditi, simboli eloquenti della fatica delle relazioni e del lavoro dell'uomo; vesti che coprendo ri-velano l'essere interiore animato da uno spirito pensante e amante, orientato verso l'infinita presenza che lo inabita.
-
03 L'uomo, come essere in
sé e come essere in relazione, viene rappresentato in queste vestigia di corpi appesi dell'umana famiglia; corpi in attesa di redenzione, di essere immersi nelle acque del Battesimo, assetati dell’acqua sgorgante dal corpo del Cristo Crocifisso e Risorto.
-
04 L'umana famiglia viene dunque rappresentata
senza corpi e senza volti, affinché ogni corpo ed ogni volto possano vedersi riflessi ed espressi in queste evanescenti forme corporee, presenti in un continuo ed interminabile persistere. E in questa rappresentazione immaginiamo i corpi e i volti di tutte le famiglie del mondo, che nella fatica del vivere del quotidiano e con le ferite generate dalle relazioni portano avanti la storia del mondo, in cammino verso una speranza di accoglienza e redenzione universale.
L’Artista
Sidival Fila
Sidival Fila, Sidival Fila nasce in Brasile, Stato del Paranà, nel 1962. Ordinato a Roma nel 1999, Fila eserciterà il suo ministero presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma e il Carcere di Rebibbia, dividendo la sua vita tra i Conventi di Vitorchiano e Frascati. L’ingresso nell’ordine corrisponde a una volontaria interruzione dell’attività artistica, abbandonata per diciotto anni. La vocazione artistica tornerà, tuttavia, ad imporre la sua presenza, con rinnovata consapevolezza. Inizia infatti nel 2006 un percorso, non più interrotto, che conduce Fila a misurarsi con tecniche, materiali e soluzioni compositive difformi. Dai materiali umili agli oggetti di scarto, fino ai tessuti liberi e introflessi, ciò che resta costante nella ricerca è il contatto con la materia, a cui l’artista mira a restituire la voce, a raccontarne la storia, a farne percepire la vibrazione. Frate minore francescano, artista e Presidente dell’omonima Fondazione Filantropica, fonda la sua ricerca artistica partendo dai materiali in disuso, soprattutto tessuti, tra i quali lino, cotone, seta, canapa, broccati, e altri materiali già utilizzati. La sua poetica sta nel riscattare l’oggetto dalla sua condizione “oggettistica”, ridando ad esso la possibilità di raccontarsi. In sintesi, partendo dalla a - funzionalità del tessuto, Sidival Fila riesce a renderlo diversamente inutile, riscattandolo dalla sua condizione. L’elemento costante nel suo percorso estetico è la ricerca del contatto con la materia, a cui l’opera d’arte mira a restituire una “voce”. L’ opera dona alla materia stessa la possibilità di raccontarsi nel suo vissuto, un vissuto che è fatto spesso di secoli di storia. leggi di più
Inaugurazione Mostra
L’evento inaugurale avrà luogo all’interno del Battistero Lateranense il 17 giugno 2022, dalle 19 alle 20. Ingresso libero e gratuito, fino al riempimento degli spazi.
Saranno presenti il preside dell’Istituto Philippe Bordeyne, Sua eccellenza mons. Dario Gervasi e un rappresentante del Dicastero Laici Famiglia e Vita, a simboleggiare la sinergia tra le tre istituzioni portata avanti per tutto l’anno Amoris Laetitia deidicato alla famiglia con le tre giornate studio organizzate dall’Istituto per approfondire i temi teologici e pastorali dell’esortazione apostolica sull’amore familiare e che visto la trama dell’opera di Sidival Fila sempre sullo sfondo, in preparazione della mostra finale.
Il discorso di presentazione sarà affidato a Mons. Pierangelo Sequeri, direttore della cattedra Gaudium et Spes, e a Alessandro Beltrami, giornalista di Avvenire. A seguire ci sarà la possibilità di offrire un sobrio aperitivo allestito nel portico interno del Battistero.
Durata e modalità di accesso
La mostra sarà visitabile dal 17 giugno al 30 giungo, dalle 9 alle 20.00, con apertura serale prolungata fino alle 22 nei giorni del meeting mondiale (22-26 giugno)
Contatti
Compila il form sottostante per qualsiasi informazione
Luogo:
Battistero Lateranense,
Piazza san Giovanni in Laterano 4
Roma, 00186